Il 24 marzo è stata una data significativa per gli astronomi, perché la collaborazione di EHT (Event Horizon Telescope) ha condiviso la prima immagine in cui è possibile osservare l’orientamento della polarizzazione di un buco nero. Si tratta del buco nero M87, situato al centro della galassia Virgo A, già “famoso” perché nel 2019 fu il primo ad essere stato fotografato.
Per osservare questo corpo, la collaborazione ha collegato otto telescopi in tutto il mondo, in modo da crearne uno virtuale delle dimensioni della Terra. L’impressionante risoluzione ottenuta è uguale a quella necessaria per misurare la lunghezza di una carta di credito sulla superficie della Luna. Questa configurazione ha permesso di osservare direttamente l’ombra del buco nero e l’anello di luce attorno ad esso, che risulta chiaramente magnetizzato. Questa scoperta è il risultato dello studio sui dati raccolti nel 2017, con i quali si scattò anche la foto nel 2019.
L’importanza di questo nuovo scatto sta nel rapporto che c’è tra la polarizzazione e il campo magnetico che si trova intorno all’ombra del buco nero. Andrew Chael, membro della collaborazione EHT, afferma che «le immagini della polarizzazione recentemente pubblicate sono la chiave per comprendere il modo con cui il campo magnetico permette al buco nero di “mangiare” materia e lanciare potenti getti».
È incredibile la rapidità con cui l’uomo sta ampliando la propria conoscenza sullo spazio. Questo risulta evidente considerando il fatto che fino a un secolo fa non si pensava all’esistenza di questi particolari e ancora sconosciuti corpi celesti.
Fonte: https://eventhorizontelescope.org/blog/astronomers-image-magnetic-fields-edge-m87s-black-hole