L'immagine mostra i libri dell'iniziativa di “Librì, progetti educativi” e Sanofi

Durante i mesi passati abbiamo avuto l’onore ed il piacere di essere tra gli enti che hanno patrocinato la splendida iniziativa “Più unici che rari” indetta da Librì, progetti educativi, in collaborazione con Sanofi. Ma di che si tratta in dettaglio? È una campagna educativa rivolta alle scuole italiane primarie e secondarie di primo grado (per intenderci, le scuole elementari e le scuole medie) che si rifà all’omonimo libro scritto da Sabrina Rondinelli il quale, in una classe davvero speciale, lancia un messaggio importantissimo, ovvero che la diversità può trasformarsi in talento. Devo dire che in fase di realizzazione è stato davvero stimolante e divertente il confronto con l’autrice del libro nell’intento di costruire il personaggio di Chiara, una ragazzina che appartiene alla speciale classe e che è affetta da retinite pigmentosa. È possibile venire a conoscenza dei dettagli sull’iniziativa consultando il sito internet https://piuunicicherari.it/ all’interno del quale, le scuole che intendono aderire all’iniziativa, possono scaricare tutto il materiale educativo parte del kit appositamente realizzato (inclusa una guida per gli insegnanti). Ma sempre nel sito sono presenti anche percorsi interattivi per i bambini ed i ragazzi delle scuole che parteciperanno, affinché possano scoprire se stessi e gli altri. E non è tutto! È stato indetto uno speciale concorso a premi dal titolo “Come stai? Dillo con arte”, che intende stimolare gli alunni affinché provino emozioni, sentimenti e paure, attraverso l’arte. Infine, l’iniziativa prevede l’accesso ad una serie di webinar didattici destinati agli insegnanti.
I quattro stati d’animo che i ragazzi potranno esplorare, attraverso i percorsi che verranno attivati man mano sul sito, sono: “come stai con la paura”, “come stai con gli amici”, “come stai con il tuo corpo” e “come stai con te stesso”. Il tutto, come detto, attraverso l’arte, riflettendo sulla propria esperienza e su quella degli altri, provando ad accettarsi ed accettare, con l’obiettivo di promuovere tra gli alunni l’importanza, nei fatti, di concetti quali l’accoglienza e l’inclusione nel mondo della scuola, cercando tutti insieme di abbattere ogni forma di barriera e di difficoltà che è molto probabile possa nascere in virtù di una diversità che, nel caso dell’iniziativa è dovuta alla presenza in classe di alunni affetti da patologie rare, ma, più in generale, si può estendere al differente colore della pelle,  o comunque a tutto quello che sembra (ma solo in apparenza) non uniformarsi al resto della classe. Sì, perché, come afferma lo slogan dell’iniziativa: “Siamo tutti diversi. Ma insieme siamo una forza!”

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