Sono stati presentati a Roma gli Europei di Calcio a 5 non vedenti che si terranno dal 15 al 25 settembre prossimo, nella Capitale, negli impianti del Centro di Preparazione Paralimpica del 3 Fontane. Padrone di casa il presidente del Comitato italiano paralimpico Luca Pancalli, al tavolo dei relatori il presidente Fispic Sandro De Girolamo, il presidente Ibsa Football Ulrich Pfisterer, l’allenatore della Nazionale italiana Massimiliano De Santis e Jacopo Lilli, calciatore. Saranno 200 gli atleti coinvolti, con 10 Nazioni che giocheranno per contendersi il primo e secondo posto, gli unici validi come pass per Tokyo 2020. Nel corso della conferenza stampa di presentazione sono stati effettuati i sorteggi dei due gironi. A estrarre le sfere con le Nazioni dalle urne sono stati Carolina Costa, judoka di punta della Nazionale, Iyobo Paul, giocatore azzurro e due giovanissimi atleti non vedenti, Leonardo e Gabriele.
“Questa di organizzare gli Europei a Roma è una scommessa vinta – ha dichiarato Sandro Di Girolamo -. Questo è il primo evento internazionale che ospiterà il 3 Fontane e per noi sarà un orgoglio e un prestigio che ci auguriamo sia sotto i riflettori dei media e resti nella storia del movimento paralimpico”. Il presidente Ibsa Football Ulrich Pfisterer ha sottolineato come l’evento sia “cresciuto nel tempo. Vorrei porre al centro non tanto le persone non vedenti, ma i calciatori e le competizioni che affronteranno, anche se il calcio ha importanti funzioni riabilitative e inclusive per tutti loro. Guardiamo a Tokyo 2020, per cui questi Europei daranno la qualificazione e nel frattempo l’Ibsa Football sta lavorando per l’inclusione delle donne nel movimento calcistico”.
L’Italia è nel gruppo A insieme a Turchia, Spagna, Belgio e Romania. Nel gruppo B, invece, la Russia campione uscente, l’Inghilterra, la Germania, la Francia e la Grecia. “Obiettivo della Fispic come del Cip – ha sottolineato il presidente del Comitato italiano paralimpico Luca Pancalli – è raggiungere traguardi importanti dal punto di vista sportivo, come la qualificazione a Tokyo 2020, ma il nostro principale obiettivo resta quello di riuscire a portare a noi il maggior numero possibile di ragazzi con disabilità e in questo caso ipovedenti e non vedenti mettendo in atto quelle politiche sociali virtuose che permettono a un Paese di crescere. Non scordate mai, ragazzi, il significato, per voi e per chi vi guarda, della maglia azzurra che indossate. Siete un esempio di vita, per essere usciti di casa, per essere riusciti a vivere e colorare i vostri sogni”.