IL CAIRO, 17 GIU – Un percorso che consente ai ciechi di toccare una dozzina di capolavori esposti al museo egizio del Cairo è stato inaugurato nella struttura museale di piazza Tahrir. Lo si è appreso nella capitale egiziana.
I non-vedenti potranno avere un’idea di 12 pezzi, tutti a livello di libri di storia dell’arte tra cui una «Triade di Micerino», non solo grazie a tabelle in braille e audioguide ma anche attraverso il tatto. A disposizione sono opere fatte di pietra dura, come granito e grovacca che possono essere toccate senza subire danni.
L’iniziativa, senza precedenti per il prestigioso museo egizio, è inserita nel programma «Vivere all’italiana» della Farnesina ed è stata sviluppata dal Centro archeologico dell’Istituto italiano di cultura del Cairo in collaborazione – oltre che con l’istituzione museale egiziana – anche con il “Museo Tattile Statale Omero» in Ancona.
Fra le altre opere a disposizione di ciechi e ipovedenti, cui verrà fornita una selezione di testimonianze dell’intero arco della storia faraonica, ci sono anche una statua di Ramesse II, una sfinge di Amenemhat III e una tavola per la mummificazione, si è appreso inoltre al Cairo.
Già domenica è cominciato un corso di quattro giornate dedicato a operatori museali per guidare i visitatori disabili sul percorso e a tenerlo è Aldo Grassini, creatore del Museo Omero. Il percorso potrebbe essere ampliato in futuro e l’idea realizzata anche in altri musei egiziani.
All’inaugurazione è prevista la presenza del ministro delle Antichità egiziane, Khaled el-Anany, e dell’ambasciatore d’Italia al Cairo, Giampaolo Cantini.