La musica è vita. È pulsione attiva, slancio emotivo. Il primo vagito, il nostro primo suono. La musica è magia di note che toccano l’anima. È gioia che esplode e coinvolge, trasporta, integra, unisce, include. Il progetto “Vediamoci chiaro”, propone nelle scuole la divulgazione di laboratori esperienziali di tipo sensoriale. Conoscere i “sensi”, stimola nei bambini tanta curiosità, sono tanti gli interrogativi e le perplessità.
“Ma come fanno i non vedenti a suonare tutti insieme, se non vedono il direttore d’orchestra?”, domandano.
È una domanda che mi sono posta anche io, quando mio marito ha iniziato a parlarmi di un’orchestra per non vedenti. Ma lui era già andato oltre, oltre la mia umana immaginazione. Attraverso la tecnologia, tutto questo può essere tradotto in realtà? La spiegazione è scientifica naturalmente, ed io sono meramente lontana da tutto ciò. Leonard è il sistema che ha ideato per rendere possibile la comunicazione tra il direttore d’orchestra e gli orchestrali non vedenti, durante l’esecuzione. Il mio stupore, il mio entusiasmo è al massimo. Perché non dare voce proprio a loro… i non vedenti. Conoscendo mio marito, sapevo che quel suo mondo interiore fatto di progetti e sogni, era già in moto, era presente, respirabile. Avevamo già un direttore d’orchestra, il maestro Luigi Mariani. Poco più di un metro di saggezza, dalla risata coinvolgente, una risata che scuote tutto il suo corpo. Io credo sia importante conoscere le “persone”, alcune volte guardiamo i disabili come se fossero alieni, li fissiamo come se fossero anni luce lontani da noi. È diverso, quindi, non è uguale a noi. Siamo tutti diversi, ma soprattutto, “unici”. Utilizziamo un nostro codice per comunicare. Il nostro corpo sente e vive le emozioni, solo che noi vogliamo guardare le apparenze, solo ciò che è immediato. Il maestro Mariani mi ha insegnato ad ascoltare la musica, le note vibrare, attraversare la mia mente e arrivare alle mie orecchie. Mi ha insegnato che si può incarnare la musica, che non basta guardare le cose, ma dentro le cose in mille modi diversi. Cambia solo la prospettiva. Un’orchestra di non vedenti che suona con i vedenti, ognuno con le proprie diversità che insegna e impara, un do ut des, uno scambio direi quasi perfetto di euritmie, un equilibrio di forze che si governano, aldilà di tutto, aldilà di ogni barriera. Il sogno, quel sogno che vedevo albergare nella testa di mio marito, diventa realtà. La nostra struttura si popola di musicisti, ragazzi che vengono da tutte le parti, animati da un’unica speranza: realizzare questa chimera. La musica è protagonista, le note che arrivano da ogni stanza, si accordano violoncelli, trombe, violini, flauti traversi, fagotti, un’esplosione di suoni traducibile in emozione.
La nostra orchestra debutterà per la prima volta all’anfiteatro “Lucio Dalla” di Milo con la partecipazione straordinaria del maestro Francesco Manara, primo violino del Teatro alla Scala di Milano. Il ricavato della vendita dei biglietti servirà a finanziare la nascita, all’interno di vEyes Land, di una scuola di musica no profit per bimbi non vedenti e di un campus musicale per musicisti con disabilità visiva. Tutto questo servirà da vivaio per la crescita della vEyes orchestra. Chiedo sempre ai bambini di utilizzare l’immaginazione, costruiamo insieme un mondo dove tutto è accessibile e possibile, cadono le barriere, non esistono più. Si aggira l’ostacolo, loro trovano sempre una soluzione, e il mondo per un attimo, quell’infinito attimo, diventa perfetto.