Poche App sono diffuse come Whatsapp; nessuna, in fatto di accessibilità ai disabili visivi, è progredita quanto lei nel pianeta del robottino verde. Progressi costanti che come utente ho registrato con soddisfazione e, come cronista, ho fedelmente annotato nella pagina Facebook “Android ad occhi chiusi”, tanto sotto forma di post, quanto come file audio. Ad ogni progresso una barriera immateriale, ma non per questo meno insidiosa, cadeva. Si andava da inezie irrilevanti fino all’ultimo significativo crollo, quello che – ormai senza più dover aprire la apposita finestrella con il gesto, ostico, della doppia pressione prolungata – consente ai nostri sintetizzatori vocali di annunciare lo stato di un messaggio affidato all’etere per capire se il destinatario lo abbia letto, visto, o se gli sia stato solo consegnato, notizia non irrilevante, visto che ormai anche i messaggi d’amore non sono più affidati a romantici piccioni viaggiatori ma alla immateriale, evanescente, consistenza di questa App.
Posizionando il telefono con la porta di caricamento rivolta verso il nostro stomaco, proviamo ad orientarci prima nella schermata principale e, successivamente, all’interno di un singolo contatto per svolgere le più comuni operazioni. Naturalmente non ci sarà possibile esplorare tutto, demandiamo all’uso dell’applicazione la scoperta delle sue funzioni più nascoste. Nella parte superiore dello schermo, ben visibile il pulsante “cerca”, il quale fa apparire la tastiera letteraria, con cui cercare, digitandone il nome, un contatto. I nominativi via via trovati vengono mostrati sopra alla tastiera stessa. Il pulsante “chiamate” consente, invece, di accedere ad un registro delle chiamate che, non avvenendo con il credito telefonico, si avvalgono invece dei giga Byte di traffico internet e possono essere sia vocali, sia comprendere il video. Sempre in alto, il pulsante “altre opzioni”, consente di accedere al pannello delle impostazioni.
Esploriamo ora il versante inferiore dello schermo entro cui, in un elenco che può essere navigato come se fosse quello della rubrica, cioè con il gesto delle due dita su e giù, appaiono le conversazioni intrattenute con i nostri contatti. In basso un pulsante fondamentale “nuova Chat” che consente di accedere all’elenco dei nostri contatti, cioè i membri della nostra rubrica telefonica che posseggano l’applicazione, tra cui scorrere fino ad incontrare quello desiderato, premendo poi per due volte su di lui per avviare la comunicazione. Proseguiremo, nella sezione di questo stesso pezzo dedicata alla schermata di un singolo contatto, nel descrivere l’invio di un contenuto testuale, nota vocale o, al limite, immagine.
Per ora restiamo nella schermata principale: torniamo in alto solo per segnalare nuovamente, il pulsante altre opzioni che ci conduce, tralasciando ulteriori possibilità meno rilevanti, al pannello delle impostazioni. Da qui possiamo variare le “notifiche”, facendo in modo che al giungere di ogni messaggio l’applicazione suoni, ed è possibile sia lasciare lo stesso suono per tutti i messaggi, sia collegare un suono ad un singolo mittente, sia fare in modo che Whatsapp non suoni mai; inoltre possiamo accedere ad “aiuto”, sezione interna alle impostazioni che consente di prendere contatto con gli sviluppatori ponendo, se necessario, quesiti non prima di aver letto le risposte a quelli già forniti, oltre che di acquisire informazioni sulla versione dell’applicazione corrente sul proprio dispositivo.
Vediamo ora come sia possibile interagire con un singolo contenuto. Naturalmente occorre entrare nello stesso, o tramite una conversazione, o tramite il pulsante cerca, situato nella parte superiore della schermata principale, o ancora tramite il bottone “nuova chat”.
Per inviare un contenuto, la parte interessata della schermata è quella inferiore, premendo su “casella di modifica scrivi un messaggio”. Comparirà la tastiera letteraria. Digitare, od al limite dettare, il messaggio, poi premere invia. Qualora, invece, si voglia mandare una nota audio premere, mantenendo il dito sul microfono, il pulsante “messaggio vocale”. Al rilascio, lo stesso verrà inviato istantaneamente. Per evitare inserti audio della sintesi durante l’invio di questa tipologia di file, registrare con le cuffie od avvolgere il sensore di prossimità con l’intero palmo della propria mano. Entro i primi sette minuti dall’avvenuto invio è possibile, tramite apposito pulsante, eliminare un messaggio contenente errori o che non si voleva inviare. Al giungere di un contenuto premere “riproduci”, se trattasi di messaggio vocale. Come per ogni contenuto audio, avvicinando il telefono all’orecchio, questo viene dirottato dalla cassa alla cornetta.
Per i propri messaggi, come detto, è possibile sapere il loro stato sia quando siano inviati a singoli mittenti, sia quando siano mandati all’interno di un gruppo, cioè di un insieme di persone che condividono alcuni interessi. In questo caso con il gesto della doppia pressione, cioè premendo per due volte sul singolo elemento e lasciando il dito premuto dopo la seconda pressione, è possibile tramite pulsanti situati in alto eliminarlo, inoltrarlo ad un contatto, acquisire informazioni sulla sua lettura o riproduzione da parte di singoli elementi del gruppo. Anche nel caso in cui questo elemento faccia parte di una singola conversazione, si possono avere notizie aggiuntive, come l’orario di una eventuale lettura.
Ci congediamo dal lettore attendendo le prossime novità certi che, anche in Android, non mancheranno.