Frida Bollani Magoni, figlia d’arte, in quest’ultimo anno ha fatto molto parlare di sé. Dall’esibizione su Rai 3 nella trasmissione di suo papà “In via dei Matti numero 0”, a quella davanti al Presidente della Repubblica Mattarella, per poi arrivare addirittura su Rai 1 nel programma televisivo di Roberto Bolle “Danza con me”, ha riscontrato tanto successo, anche sui social, arrivando oggi a più di ventottomila followers. Oltre ad essere una mia cara amica, è anche una straordinaria artista e per questo ho deciso di intervistarla. Vediamo cosa ha da dirci e svelarci sul mondo della televisione!
Frida, la tua prima esibizione pubblica, insieme a tuo papà, è legata in modo indissolubile a vEyes, in occasione dell’evento “rEstate… ad occhi aperti”, organizzato dal mio di papà a luglio del 2018 e che ha visto anche il debutto della vEyes Orchestra e la tappa del tour “Que Bom” nell’anfiteatro “Lucio Dalla” di Milo, il cui ricavato è stato interamente devoluto in favore di vEyes. Cosa hai provato, in quell’occasione, quando – durante il sound check – tuo padre, a sorpresa, ti chiamò sul palco per concordare una esibizione la sera al concerto? Puoi svelarci anche qualche retroscena?
“Il concerto di Milo sicuramente è stata una serata molto emozionante. Era la prima volta che suonavo dal vivo con mio papà, poi ci sono state altre occasioni. Non mi ricordo sinceramente com’è nata la cosa…”.
Mio papà racconta sempre che durante il sound check Stefano ha chiesto all’improvviso di aggiungere una sedia sul palco, senza dare grandi spiegazioni, riservandosi di fare una sorpresa anche a tutti noi!
“Non mi ricordo se è andata così, fatto sta che ho cantato…. Sono salita sul palco che tremavo, ti dico solo questo! Ero emozionata…. Comunque, in realtà, devo dire che è stato il contesto giusto per debuttare, perché considero vEyes un po’ come una famiglia. Nelle due volte in cui ci sono stata, sia nel 2018 in occasione del concerto di mio papà, che nel 2019 per il debutto delle Shù, sono stata benissimo sia con tutta la tua famiglia che, più in generale, in Sicilia”.
Shù è il duo che noi abbiamo fondato in quei due anni, il nome nasce proprio dall’amicizia che ci lega. Infatti, deriva da una parola – che ho letto tanto tempo fa in un libro di Enrico Galiano – che giunge dal cinese “恕”: «mettere l’altro nel cuore». È così che ci teniamo vicine nonostante la distanza che ci separa. Abbiamo tanti progetti in cantiere e speriamo di realizzarli il prima possibile, Covid permettendo. Abbiamo anche una pagina Instagram che invitiamo a seguire @shu.music_ e sul magazine è presente anche un articolo su noi due!
“Infatti… A parte quello, devo confessare che la Sicilia la porto nel cuore anche per via del cibo (ride, nda). Un aneddoto che racconto sempre di quella serata è la cena che ha preceduto il concerto di mio padre! Da voi è quasi tradizione andare a pranzo o a cena tardi e rimanere seduti a tavola a lungo. Per di più in quell’occasione eravamo in molti e questo ha allungato ulteriormente i tempi, trascorrendo molto tempo tra chiacchiere e cibo! Ricordo che siamo arrivati alle 20, lo spettacolo iniziava alle 21.30, ma alle 21.15 eravamo ancora seduti a tavola. Altra considerazione va fatta sui musicisti brasiliani che suonavano col mio babbo e che, oltre ad essere musicisti eccezionali (non a caso suonavano con lui!), sono anche estremamente umili, semplici…. Non parlando io la loro lingua, mio padre doveva farmi da interprete, e la lunga cena mi servì anche per apprendere alcune parole. Era appena uscito il disco “Que bom”, che ha pure segnato anche un mio debutto dal momento che era la prima volta in cui partecipavo alle registrazioni di un disco di mio padre. Ricordo che le mie tracce furono registrate in casa. Due anni dopo, è uscito invece “Piano variations on Jesus Christ Superstar” in cui io ho registrato i cori”
Da allora di strada ne hai percorsa davvero molta. Un’altra tappa importante nel tuo percorso musicale è stata la tua partecipazione ad una puntata del programma “Via dei matti numero zero”. Hai un aneddoto da raccontarci legato a tale evento?
“Non mi aspettavo quello che è successo poi e che potesse avere così tanta risonanza mediatica, sia in tv che sui social. Il programma era già molto seguito di suo e probabilmente neanche mio papà e Valentina (Cenni, moglie di Stefano Bollani, nda) si aspettavano tanto successo! Valentina non aveva mai fatto televisione, mio papà aveva già fatto altri programmi, ma in seconda serata. Questa volta, invece, il programma andava in onda in prima serata…. Però va detto che era un programma fatto molto molto bene, innovativo rispetto a tanti altri format televisivi ed ha avuto un seguito incredibile ritengo anche per quello. Essendo arrivata ospite in una delle ultime puntate, ho avuto una grande visibilità. Il programma aveva già talmente tanto successo, da giustificare quello che è poi accaduto sui miei canali social: sono passata in un solo giorno da 4.000 a 12.000 followers…. Aneddoti particolari non ne ricordo, ma ricordo bene che è stato parecchio intrigante vivere la preparazione della puntata ed esibirsi comunque dal vivo, davanti alla crew! Erano solo in trenta, ma talmente calorosi da percepirne almeno duecento! Tutto molto accogliente, si respirava un’aria di casa…. Del resto la scenografia puntava proprio a ricostruire quell’ambiente e poi c’era pure parte della mia famiglia, dal momento che era ospite anche mia zia (Manuela Bollani, nda).
Da lì a breve, sei stata invitata ad esibirti addirittura davanti al Presidente della Repubblica Mattarella. Chissà che emozione avrai provato…
“Il Quirinale, rispetto a Via dei matti, è stata sicuramente una situazione più… diciamo “ufficiale”, perché comunque in “Via dei matti” c’erano mia zia, mio padre, Valentina e un gruppo di persone che in gran parte conoscevo già. Come dicevo prima, appunto, una famiglia, mentre nel caso del Quirinale c’era solo mia mamma e la mia agente dietro le quinte, e basta. Per il resto, era comunque una situazione molto più formale e quindi anche dal punto di vista emotivo è stato più difficile da affrontare. Quando ho suonato la “Cura” di Battiato, tanta era l’emozione che ho avuto un lapsus nel testo e ho fatto una breve pausa che è poi diventata abitudinaria nelle mie esibizioni future con questo brano dal vivo. In quei 2-3 secondi di silenzio, la prima cosa a cui ho pensato è stata: “E adesso? Che faccio?”. Un momento di vero panico! Per fortuna alla fine sono riuscita ad andare avanti fino alla fine senza fermarmi…. E in più, questa pausa mi è servita perché, avendo musicalmente senso, è rimasta nel mio modo di interpretare il brano”.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Puoi svelarci qualcosa?
“Progetti per il futuro… Innanzitutto, sto per partire per Londra proprio questa settimana per starci almeno qualche mese; lì per certi versi la situazione Covid è un po’ meglio di qui. Voglio utilizzare questi mesi per concentrarmi sulla musica, per scrivere, incidere e poi chi lo sa cosa succederà! Dovrei tornare in tour questa estate in Italia ma per adesso mi godo qualche mese a Londra che è sicuramente la mia città preferita e non vedo l’ora di tornarci! Anche quando mi sono trovata lì per due settimane, ad ottobre, mi sono sentita a casa, quindi, sono molto contenta di stare lì per lavorare, dato che ho anche molti contatti con studi di registrazione e produttori. Oltre a questo progetto, sto anche collaborando con altri artisti come il mio amico Jimmy Brixton, con cui sto condividendo tanti momenti musicali. Insomma, non ho ancora date precise, mi prendo il mio tempo per prepararmi un po’ e avere materiale inedito per quando tornerò a fare live o magari per pubblicare qualche singolo o addirittura un disco in futuro. A settembre compirò 18 anni, il mio sogno è quello di stabilirmi a Londra definitivamente e di viaggiare, perché mi piace tantissimo!”
Il prossimo numero del nostro magazine uscirà a ridosso di Sanremo. Qual è il tuo rapporto con il Festival? Lo seguirai?
“In realtà non ho mai avuto un particolare interesse per il festival, pensavo che fosse già iniziato e invece ancora no… Quest’anno però l’ho vissuto più da vicino perché era girata la notizia che io dovessi partecipare insieme ad Elodie e Maria De Filippi, notizia chiaramente non vera e che ho smentito sui social. Il Festival di solito l’ho sempre seguito in tv ma in verità neanche tanto. Alcune canzoni mi sono piaciute altre non le ho mai neanche ascoltate. Questa settimana non so se riuscirò a seguirlo perché, come dicevo prima, mi aspetterà un viaggio super laborioso in macchina per arrivare a Londra, passando tra Francia, Germania, Olanda. Vedremo tanti posti e sarà un’avventura fantastica! A Sanremo, intesa come città, ci sono stata quando mi sono esibita con mia mamma al premio Tenco 2019, che si svolge ad ottobre, quindi qualche mese prima del Festival, sempre nel teatro Ariston. Un’esperienza molto bella in cui ho avuto l’occasione di conoscere tanti artisti”.
Speriamo di rivederci presto, magari ancora una volta a Milo che così tanta fortuna ti ha portato! In bocca al lupo…
“Anch’io spero di ritornare in Sicilia molto presto, e a Milo in vEyes Land, luoghi che mi hanno dato tanto, come ho già detto. Tutte le volte in cui ho suonato lì mi sono trovata benissimo e farò il possibile per tornare presto!”
Seppur giovanissima, Frida ha dimostrato una grande professionalità nelle sue esibizioni. Nonostante la grandissima emozione che si prova stando su un palco in diretta nazionale, non si è mai lasciata prendere dal panico e, anzi, ha reso arte la sua emotività. Basti pensare a ciò che ci ha raccontato sull’esibizione davanti al Quirinale! Inoltre, ciò che più tocca il cuore, è la forte empatia che riesce a creare con le esperienze che vive. Nella sua umiltà e nella sua semplicità, riesce a sentire casa ovunque si trovi. Grazie Frida per la tua musica e per la tua fresca e giovanile personalità, speriamo di rivederci presto!
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