Android ad occhi chiusi

LE “FACCINE” DI WHATSAPP

In un social che diviene sempre più “amichevole” | adesso sono più accessibili i vari pittogrammi

Un nuovo, importante passo nel pianeta Android è stato fatto per quanto riguarda l’accessibilità di WhatsApp, un social che diviene sempre più amichevole, soprattutto se combinato con la sintesi Eloquence garantendo ora anche la lettura, ed in molti casi la traduzione, delle faccine nativamente presenti in questa app, sebbene questa funzionalità sia stata estesa anche all’ultima versione di sintesi vocale di Vocalizer.
Chiarisco preliminarmente di cosa parliamo: ogni tastiera ha le sue faccine, dei pittogrammi che esprimono stati d’animo, individuano luoghi o bandiere di nazioni, indicano mezzi di trasporto, alludono a cibi o bevande.
Da qualche tempo, immediatamente sopra alla tastiera letteraria, mentre si componeva un messaggio appariva, regolarmente etichettato, un pulsante che consentiva l’accesso non alle faccine della tastiera, ma appunto a quelle del social.
Fino a poco tempo fa, però, questi pittogrammi non erano interpretati da nessun sintetizzatore vocale. Da oggi la musica è mutata: prima di spiegare nel dettaglio il funzionamento di questa novità, faccio riferimento alle versioni dei due programmi su cui conduco i test, ovvero WhatsApp in versione 2.18327, come già detto, sintesi vocale Eloquence versione aggiornata al giorno 11 ottobre 2018 o ultima versione di Vocalizer. Le faccine sono correttamente interpretate anche dalla predefinita voce di Google, purché aggiornata alla versione di giorno 11 giugno 2018. La presenza di questi aggiornamenti può essere verificata alla voce: novità del Play Store.
Terminate queste considerazioni introduttive, vediamo ora come funzionano queste faccine. Come detto, in fase di digitazione del messaggio dall’interno del campo editabile, premere immediatamente sopra alla tastiera letteraria, il pulsante che dà accesso al pannello dei pittogrammi. In alto le categorie presenti sono:

  • Simboli;
  • Oggetti;
  • viaggi e luoghi;
  • attività;
  • cibo e bevande;
  • animali e natura;
  • faccine e persone.

La voce automaticamente selezionata è “recenti” e mostra le faccine usate più di recente. Scegliere la categoria interessata ed esplorare le varie soluzioni. Premendo per due volte sulla faccina questa viene inserita. Con entrambe le sintesi vocali descritte, anche la fase esplorativa viene letta correttamente. Ad una prima sommaria perlustrazione, mi pare che, mentre in Eloquence ci siano faccine ancora in lingua inglese, gli sviluppatori di Google abbiano tradotto tutte le faccine in italiano, quindi il motore predefinito, almeno per questo motivo, sarebbe preferibile.

Alessio Conti

Share
Published by
Alessio Conti

Recent Posts

LA VITA DI MARIANNA UCRÌA

Nel mese dedicato alla celebrazione della donna, si fa più intenso il richiamo delle figure…

7 mesi ago

UN GADGET DOTATO DI AI

Alcuni mesi fa, Meta ha annunciato che presto gli occhiali Ray-Ban Meta 2 saranno in…

7 mesi ago

LO SCREENING VISIVO

Perché la scuola primaria promuove la valutazione ortottica? Qual è la sua importanza in età…

7 mesi ago

IL MIO NUOVO CINEMA PARADISO 2.0

Quante vite crediamo di aver vissuto. Quante ancora ne possiamo vivere, interpretare, sognare e raccontare.…

7 mesi ago

IMPARIAMO AD ASCOLTARCI

Il conflitto israelo-palestinese è una delle questioni più scottanti al mondo, che è stata capace…

7 mesi ago

GIOVANNI ALLEVI

Passiamo tutta la vita ad evitare il cambiamento, a lottare incessantemente contro la nostra caotica…

7 mesi ago