Google entra nel mercato degli audiolibri e anche chi non vede, può contare su oltre cento testi in italiano, letti da una voce umana. Libri non gratuiti, ma acquistabili legalmente ad un prezzo modico, circostanza che impone, anche al mondo della disabilità, una riflessione giusta. Personalmente preferisco pagare un prezzo ragionevole, ma avere un servizio in termini di accessibilità, piuttosto che vivere in un tacito compromesso in cui qualcosa mi viene dato gratis ma, proprio per questo, non posso pretendere molto. Questo discorso naturalmente non vale sempre, è ovvio che le sintesi vocali predefinite su un prodotto, come i lettori di schermo che ne consentano l’uso, debbano essere e restare gratuiti, ma un libro che è un prodotto tale per cui si debbano pagare i diritti d’autore, oltre che le spese per la sua digitalizzazione, va comprato. Entriamo in questo affascinante mondo che tronca di netto le eterne discussioni su quale sintesi vocale sia migliore, opponendo la monocorde umanità di Luca all’algida espressività di Eloquence. Qui a leggere è un uomo in carne ed ossa, con tutti i vantaggi che, in termini qualitativi, questo comporta.
Dalla rete avevo appreso, confusamente, che gli audiolibri fossero sbarcati su Google, ma non trovavo alcun nuovo pulsante. Stufo di esplorare, sono ricorso alle maniere forti. Ho disinstallato l’applicazione, installandola nuovamente per essere certo di avere a che fare con l’ultima versione di Google Play libri. Questo articolo parte da questa situazione.
Orientando il mio dispositivo con la porta di caricamento rivolta verso lo stomaco, mi trovo una scritta molto accattivante: “leggi o ascolta i tuoi libri preferiti su telefono”. La scritta campeggia, anche tattilmente, al centro dello schermo, come un irresistibile invito, per chi ha sudato sempre le classiche sette camicie per approvvigionarsi di testi da leggere.
La sirena virtuale della sintesi Google, divenuta ormai anche stabilmente poliglotta perché capace di leggere bene parole inglesi all’interno di un testo italiano, reca il lieto annuncio, rivoluzionario, almeno per me. Non si tratta di praticità, di comodità come per gli altri, ma di accesso. Vicino a questa scritta un nuovo invito: “acquista audiolibri”, “fumetti” e non solo…. E, più in basso, un pulsante capace di dischiudere, con laconica brevità, l’accesso a quanto promesso. Inizia, recita il pulsante. Come non premerlo? Per individuare il pulsante: “Audiolibri”, cercate il bottone “acquista” e tracciate una metaforica linea orizzontale. Premuto il pulsante “Audiolibri”, ci si annuncia che per questo periodo di lancio possiamo godere di uno sconto. Il bottone “utilizza offerta”, ci permette di applicarlo al libro che vogliamo ascoltare.
Appare anche possibile udire un’anteprima del testo, analogamente a quanto accade per i libri letti dalla sintesi vocale, ove sia presente la lettura ad alta voce attivabile nei libri tradizionali tramite il pulsante “altre opzioni”. Ho ascoltato una sola anteprima, quella di un testo di Seneca denominato l’arte di vivere. Voce femminile, molto chiara.
In base ai gusti, desunti dalla nostra biblioteca creata con le letture precedenti di ordine testuale, Google propone una lista di audiolibri consigliati. La gamma di titoli presenti appare ancora ristretta, ma ove questa audioteca, evoluzione delle antiche nastroteche, dovesse crescere, la faccenda si prospetta interessante.
Di fatto, per quanti passi abbiano fatto (e ne hanno fatti!) le voci sintetiche, un libro letto da un uomo in carne ed ossa rappresenta sicuramente l’ideale. Google in fatto di accessibilità continua a crescere, e noi con lei.
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