La foto mostra Jac Richards

Ventidue anni fa, a Llangennech, nella contea del Carmarthenshire in Galles, nasceva un compositore molto particolare che però, fino a tre anni fa, non sapeva di essere tale. Jac Richards nasce affetto da paralisi cerebrale atetoide infantile, condizione clinica causata dal danneggiamento dei gangli basali, responsabili del controllo di movimenti volontari e oculari. Il danneggiamento dei gangli è spesso collegato alla mancanza di ossigeno nel nascituro durante il parto. A seguito di ciò, Jac è costretto su una sedia a rotelle, non riesce a parlare e ha difficoltà nell’usare gli arti. Fortunatamente, le sue capacità cognitive sono rimaste intatte e la sua forza di volontà è davvero smisurata.

La passione per la musica
Jac ha sempre amato la musica, in particolare il pop di Gary Barlow, Michael Buble ed Emma Bunton. Apprezza comunque un po’ tutti i generi musicali e si reca spesso a concerti e spettacoli. Tre anni fa ha iniziato un percorso formativo alla Forget Me Not Productions, un’organizzazione specializzata nel rendere le arti accessibili a tutti attraverso l’uso delle tecnologie assistive. In questo periodo ha conseguito 10 titoli di studio, tra cui teoria e composizione musicale.

Comporre usando gli occhi
Grazie ad interfacce appositamente progettate, Jac è in grado di comporre e riprodurre musica utilizzando i movimenti degli occhi. Sfruttando l’ottima vista e l’udito particolarmente sviluppato, Jac ha superato le iniziali difficoltà di approccio agli schemi musicali. Mediante l’utilizzo di uno schermo e di un dispositivo di tracciamento dei movimenti oculari, gli è possibile gestire diversi strumenti, tra cui pianoforte, mandolino, flauto e vari ottoni. Si tratta di una passione che lo coinvolge totalmente e di cui vuol rendere tutti partecipi, tanto che il 27 aprile è stato invitato al RawFfest di Cardiff, un festival delle arti per ragazzi dai 14 ai 25 anni tenutosi al Wales Millennium Centre, dove ha presentato il suo primo singolo “Only Love to be played”.

Non solo musica
Jac è anche in grado di girare e montare video. Grazie alla telecamera alloggiata sulla propria sedia a rotelle, registra gli spezzoni per i videoclip da associare alle proprie canzoni e successivamente li monta a ritmo di musica. Gli studi musicali e cinematografici di Jac lo hanno portato a sbloccare altre sue potenzialità, in particolare il linguaggio. Mentre prima, tramite interfacce, era in grado di esprimere soltanto concetti formati da singole parole, adesso riesce ad argomentare discorsi complessi. E la sua passione rimane sempre quella, la musica: discute di stili di scrittura, arrangiamenti, struttura delle canzoni, schemi ritmici… Al bando solo una cosa: la tristezza. Come riportato Clary Saddler, direttrice dell’organizzazione Forget Me Not Productions, Jac preferisce comporre in chiave maggiore.

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